Le 10 scene più brutali delle serie TV
Se pensate che nulla vi possa impressionare e siete appassionati di quei prodotti della serialità televisiva in grado di attrarre il pubblico rappresentando l'atrocità e la violenza, date un'occhiata alla nostra classifica sulle 10 scene più brutali delle serie TV.
La fascinazione estetica della brutalità è un tema caro a tutta la storia del cinema e della televisione. Con il focus sulle 10 scene più brutali delle serie TV si vanno a ripercorrere quei momenti che hanno lasciato un segno indelebile negli occhi e nel cuore degli spettatori, ponendo l’atto violento come principale elemento d’attrazione. Da Twin Peaks a Vikings e Il Trono di Spade, la storia della serialità televisiva è densa di brutalità e di scene che strizzano l’occhio a tutti gli appassionati di quel filone cinematografico tanto estremo e credibile nel rappresentare la ferocia, da risultare sorprendentemente seducente. Vi sono sequenze e inquadrature che non sono fatte per gli spettatori più facilmente impressionabili, ma che rendono estremamente più credibile ciò che raccontano. Ecco le 10 scene più brutali nella storia delle serie TV, che hanno traumatizzato, e al contempo appassionato, il pubblico di tutto il mondo.
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1. The Walking Dead – La comparsa di Negan
The Walking Dead è da poco giunta al suo tanto agognato traguardo; la serie TV ideata da Frank Darabont negli anni è stata capace di regalare al suo pubblico villain indimenticabili, ed è soprattutto stata in grado di dare vita a lui, Negan (Jeffrey Dean Morgan), personaggio spietato e affascinante, che vanta una delle entrate in scena più spettacolari della storia della televisione. Alla fine della 6ª stagione il nemico numero uno di Rick Grimes (Andrew Lincoln), accompagnato dalla fidata compagna Lucille (niente meno che un’usurata mazza avvolta da filo spinato), si presenta al pubblico dando voce a un monologo sbalorditivo, a cui fa seguito il momento topico, da perdere il fiato, in cui lo stesso Negan, impugnando saldamente la sua arma, fa una lunga conta per stabilire chi, tra i protagonisti della serie, sarà la sua vittima. La conta, per lui goduriosa ma straziante per il pubblico, termina nel corso del 1° episodio della stagione successiva, con le devastante rivelazione della morte di uno dei personaggi più amati della serie.
2. Il Trono di Spade – Lo scontro tra Oberyn e la Montagna
“Elia Martell! L’hai stuprata e hai ucciso i suoi figli!” La frase insistentemente ripetuta da Oberyn Martell (Pedro Pascal), diviene per lui quasi un mantra nella scena dello scontro con Sir Gregor Clegane, la Montagna (Thor Bjornsson) ne Il Trono di Spade. L’episodio numero 8 della 4ª stagione della serie TV ideata da David Benioff e Daniel Weiss, regala al pubblico uno scontro memorabile tra il campione scelto da Cersei (Lena Headey) e quello offertosi in difesa di Tyrion (Peter Dinklage), per un verdetto per singolar tenzone che avrebbe deciso le sorti di quest’ultimo. Il duello sembra subito sbilanciarsi in favore di Oberyn, detto la Vipera Rossa, ma la volontà di questo di sentire ammesse le proprie colpe da parte dell’avversario, lo fa temporeggiare quanto basta per ribaltare la situazione e portare al drammatico epilogo che vede il cranio della stessa Vipera frantumarsi tra le possenti mani della Montagna.
3. Sons of Anarchy – La vendetta di Pope tra le 10 scene più brutali delle serie TV
Le morti inaspettate, che hanno reiteratamente sconvolto tutti gli affezionati seguaci di Sons of Anarchy, sono tante da essere diventate quasi un marchio di fabbrica della serie TV. Diverse sono le scomparse che hanno prima turbato e poi commosso i fan della serie, grazie soprattutto all’impatto emozionale che sono state in grado di donare. Nella puntata d’esordio della 5ª stagione, Tig (Kim Coates), personaggio apprezzato per la sua stranezza e per l’insana dose di follia che lo accompagna costantemente, si trova a dover fare i conti con il gangster Damon Pope (Harold Perrineau), intento a vendicarsi della morte della figlia. Sul finire della puntata vi è, infatti, una straziante sequenza, che entra di diritto tra le 10 scene più brutali della storia delle serie TV durante la quale Pope dà fuoco a Fawn, figlia di Tig, costringendo il padre ad assistere inerme alla scena.
4. Vikings – La crocifissione
Se dovesse essere stilata una classifica, Ragnar (Travis Fimmel) e vari personaggi di Vikings starebbero senza dubbio ai primi posti tra le Serie TV più brutali di tutti i tempi. Fin dal suo incipit la produzione non si risparmia né col sangue né con la violenza, ma è nel 4° episodio della 2ª stagione che viene rappresentata una delle scene più crude di tutta la serie. Sulle note della canzone Bjarkan (di Wardruna), avviene la crocifissione di Athelstan (George Blagden), personaggio amatissimo dai fan, condannato e accusato di essere un apostata. L’impeccabile realismo tramite il quale viene riprodotta la scena è strabiliante e rende la sofferenza di Athelstan una sofferenza condivisa con il pubblico, che non può far altro che sentirsi trascinato in questa catartica raffigurazione del martirio.
5. Hannibal – Le ali di carne tra le 10 scene più brutali delle serie TV
Trattandosi della serie TV dedicata al più celebre cannibale della storia della letteratura e della cinematografia, non poteva non venir citato in questo particolare e conturbante elenco Hannibal, la serie ideata da Bryan Fuller con protagonista Mads Mikkelsen. Le 3 stagioni andate in onda tra il 2013 e il 2015 hanno mostrato le scene del crimine più raccapriccianti e difficilmente digeribili di sempre, come quella che apre il 5° episodio della 1ª stagione. Nella camera di un motel vengono immortalati due cadaveri, posti in posizione di preghiera, ai quali l’assassino ha reciso e scomposto alcune parti della schiena per poter creare la forma di due ali; il simbolismo è, infatti, uno degli elementi che caratterizza l’intera produzione tratta dai romanzi di Thomas Harris.
6. Stranger Things – La prima vittima di Vecna
L’ultimo atto di Stranger Things sarà pronto presumibilmente per la fine del 2023 l’inizio del 2024, ma la stagione numero 4 della serie TV con Millie Bobby Brown e Winona Ryder, proposta nel corso dell’ultimo anno, ha conquistato tutti, compresi quelli che avevano lamentato un andamento discendente della serie. Complice del grande successo di questa stagione è stato indubbiamente Vecna (Jamie Campbell Bower), il mostruoso e spietato villain, autore di omicidi surreali, non adatti a spettatori facilmente impressionabili, ma magistralmente rappresentati. Ce ne viene data un’idea chiara al termine del 1° episodio, quando Chrissy Cunningham (Grace Van Dien) entra in trance e, librando per aria, rimane uccisa con tutti gli arti spezzati e gli occhi lacrimanti di sangue.
7. Twin Peaks – L’omicidio di Maddy Ferguson
David Lynch viene, a ragione, considerato come uno dei più grandi cineasti di sempre e uno dei padri del cinema contemporaneo. Negli anni ’90 ha dato vita a una delle serie culto della televisione, Twin Peaks, che nel suo navigare attraverso l’onirico e il suggestivo ha saputo donare immagini tutt’oggi impresse nelle menti degli spettatori più e meno affezionati della serie. L’episodio 7 della stagione numero 2 si chiude con il momento in cui il racconto raggiunge probabilmente l’apice della sua violenza: Leland Palmer (Ray Wise), posseduto dal suo alterego Bob (Frank Silva), uccide la nipote Maddy Ferguson Sheryl Lee, in maniera brutale, scaraventando il suo corpo da una parte all’altra della stanza e mostrando il lato più animalesco e selvaggio del killer.
8. Gomorra – La morte violenta di Manu tra le 10 scene più brutali delle serie TV
Il grande successo di Gomorra deriva in particolar modo dal suo grande merito di aver raccontato le brutture di un mondo non tanto sconosciuto quanto più ignorato. Passa tutt’altro che inosservata la scena al centro del 9° episodio della 1ª stagione, in cui Ciro (Marco D’Amore), accecato dalla sete di potere e dai suoi macchinosi stratagemmi, prima tortura violentemente e poi uccide, a suon di sprangate, Manu, la ragazza del giovanissimo Danielino. La storia si rifà al fatto di cronaca che il 21 novembre 2004 sconvolse la famiglia di Gelsomina Verde, di cui fu trovato il corpo carbonizzato all’interno della macchina del padre.
9. Your Honor – L’incidente
Le ultime due scene che andiamo ad analizzare sono delle outsider di questa macabra raccolta e vengono tratte da due Serie TV non propriamente improntate alla brutalità e alla violenza, ma ugualmente capaci di regalare momenti di atroce sofferenza e fascinazione. La prima è una scena dell’episodio pilota di Your Honor, la serie che vede Bryan Cranston nelle vesti del giudice protagonista. È il momento che dà il via all’intreccio ed anche la sequenza più indimenticabile di tutta la stagione: Adam (Hunter Doohan), figlio del personaggio interpretato da Cranston, distrattosi alla guida, impatta la moto sfrecciante del figlio di Jimmy Baxter (Michael Stuhlbarg), il gangster più temuto della città. La scena lascia il pubblico sbigottito per la sua ineccepibile realizzazione, che in seguito allo scontro vede immortalato il corpo agonizzante della vittima disteso sull’asfalto, incapace di proferire parola.
10. Catch 22 – L’omicidio suicidio
L’ultima tra le 10 scene più brutali della storia delle serie TV che, per impatto ed emozioni suscitate, può essere messa sullo stesso piano di quella precedente è forse ancor più traumatica. Catch 22 è la trasposizione televisiva del romanzo Comma 22 di Joseph Heller, diretta da George Clooney, Grant Heslov e Ellen Kuras, che propone un tragicomico racconto della vita dei soldati durante la seconda guerra mondiale. La leggerezza data da sequenze esilaranti e dinamiche spassose è soppesata da momenti drammatici e scioccanti che spesso rappresentano la morte in maniera cruda, inaspettata, come nel caso dell’incidente che porta alla scomparsa di Kid Sampson e McWatt. Il secondo di questi, mentre sorvola per gioco la base del proprio plotone, perde per una frazione di secondo la cognizione dello spazio e toglie involontariamente la vita al suo compagno. Devastato dal suo gesto, in pochi secondi decide di uccidersi a sua volta, andando a scontrarsi con il suo areo da combattimento.